Formaggio di fossa / Ambra di Talamello
Ottimo da taglio, grattugiato o saltato in padella con paste e gnocchi, può essere gustato anche con la confettura di fichi e il miele.



Formaggio di fossa  / Ambra di Talamello

La magia del formaggio di fossa

Il formaggio di fossa, nato, secondo leggenda, nel XV secolo dall'esigenza dei contadini dell'Appennino romagnolo-marchigiano di difendere le proprie provviste dalle truppe di Alfonso d'Aragona, oggi ha ormai conquistato il palato degli italiani e si prepara ora al grande salto attraverso la certificazione di qualità e lo sbarco a Bruxelles.

L'ambra di Talamello

A Talamello, a due passi da Rimini, esistono oltre 20 fosse dedicate all'infossatura del formaggio che qui prende il nome di Ambra di Talamello.
Ogni estate tutte vengono ripulite e asciugate con un falò di paglia e sterpi, poi, una volta sistemato con un tavolato il fondo per creare un incavo in cui raccogliere il liquido, si ricoprono le pareti con un'intelaiatura di legno e canne foderata di paglia. Quindi vi si depongono forme di pecorino, vaccino o misto in sacchi di cotone bianchi, si chiude la sommità con tavole e gesso e dopo tre mesi si "raccoglie" l'inconfondibile prodotto.

La sfossatura del formaggio vien festeggiata da oltre 20 anni a Talamello con una fiera enogastronomica interamente dedicata all'Ambra di Talamello. Durante la sagra gli avventori potranno apprezzare il sapore dolce e leggermente piccante del formaggio gustato da solo o coniugato con le altre ricchezze culinarie del territorio.

Se volete gustare a casa vostra la famosa Ambra di Talamello contattate le rivendite proposte dal nostro portale potrete acquistare il formaggio di fossa direttamente dai produttori o dai primi commercianti della filiera.

Le rivendite in loco possono, se lo desiderate, rifornire anche il vostro ristorante per permettere anche a tutti i vostri avventori di gustare questa prelibata qualità di formaggio.

Consigli e ricette per il formaggio di fossa

L'Ambra di Talamello si presenta di diversi colori (dal giallo paglierino al nocciola) e di pasta chiara e morbida.
Questo  formaggio va sempre servito su preparazioni calde o comunque a temperature ambiente, le sensazioni che emergono sono sicuramente di buona aromaticità e di leggera piccantezza; presenza di grassezza e tendenza dolce, unite ad una pregevole sapidità che provoca succulenza..
Sue caratteristiche possono inoltre essere l'aroma di fungo, di castagna lessa o sentore di cantina, di telo e di chiuso, che perde comunque al primo boccone.
E' definito un formaggio da meditazione, da assaporare poco per volta, masticandolo lentamente.

Oltre che grattugiato e saltato in padella con paste e gnocchi, può essere gustato anche con la confettura di fichi e il miele, che ne smorza la forza senza disperderne l'aroma.

Il vino più adatto da abbinare al formaggio di fossa, è un vino bianco morbido
, elegante e maturo, fine nei profumi e ricco di note aromatiche, con una piacevole freschezza ed una possente struttura che regalano una lunga persistenza gustativa.
Il vino deve offrire armonia e capacità di avvolgere il palato, per creare uno splendido equilibrio finale.
I vini più adatti da abbinare a piatti a base di formaggio di fossa sono: il Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore, il Verdicchio di Matelica, ma anche una Rebola sapientemente affinato.


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