La famiglia Muratori, famiglia Secchianese ora estinta, fu la prima proprietaria e costruttrice del Palazzo Muratori, nel XVII secolo, anche se alcuni indizi architettonici potrebbero datarne la costruzione ad epoca anteriore.
Dopo i rifacimenti tardo 800 (si notano le aggiunte di corpi, aperture chiuse ed altre aperte, le ringhiere delle scalinate e dei balconi che sono palesemente industriali), ai nostri giorni si presenta come la classica villa padronale: sottofondi cantine-dispense, piano nobile
rialzato con soffitti affrescati, primo piano per reparto notte e soffitte.
Classica è la mancanza di stalle in corpo o in adiacenza dell’ edificio, che ne
esaltano appunto la destinazione signorile, così come l’attigua casetta per la servitù.
Negli ultimi anni del 1800 l’immobile ed le annesse tenute furono acquisite da
Pietro Pirazzoli.
Alla sua scomparsa il palazzo fu acquistato dalla famiglia del Professore Lorenzo Cappelli.
Oggi il palazzo recentemente ristrutturato è soprattutto sede dell'"Associazione La Roverella" circolo locale di Legambiente di cui i fondatori dicono:
"... La Roverella è una pianta caratteristica della nostra zona...
Abbiamo voluto dare questo nome al nostro Circolo per sottolineare come problematiche globali debbano coinvolgerci localmente perché se la globalizzazione è una realtà sempre più presente, la globalità è ancora tutta da costruire: utilizzando uno slogan noto potremmo affermare che rimane indispensabile “pensare globalmente, agire localmente”, non solo in termini geografici ma anche e soprattutto culturali, con la consapevolezza che ogni problematica è un particolare del quadro complessivo.
Il tempo della scienza e della tecnologia è veloce ed analitico, quello della natura è lento e sistematico come sempre. L'uomo racchiude in sé questa antinomia: in grado di raggiungere velocemente conoscenze è però lento nel modificare i suoi comportamenti sociali.
Cambiamenti climatici, desertificazione ma anche sviluppo sostenibile, biodiversità bioarchitettura, fonti di energia rinnovabili, sono infatti termini sempre più comuni nel nostro linguaggio: termini conosciuti ma non sempre in grado di produrre delle azioni collettive ed individuali tali da indicare un mutamento significativo del nostro comportamento. E' importante essere informati, comprendere i fenomeni che ci circondano, ma l'informazione da sola non basta.
Occorre che cittadini e istituzioni siano protagonisti di un cambiamento sociale e culturale.
Per questo la nostra associazione ha il compito di promuovere la cultura ambientale attraverso proposte operative, che possano coinvolgere tutta la popolazione.
Organizzando incontri cerchiamo di capire meglio temi come impatto ambientale, agricoltura biologica, energie alternative, effetto serra, scorie radioattive, inquinamento da amianto e tante altre questioni che ogni giorno sentiamo e leggiamo ...
Contemporaneamente cerchiamo di riscoprire vecchie tradizioni, con laboratori come quello dell'intreccio e della tessitura, della ceramica, usando le tecniche già conosciute nella nostra zona ma che ora sono dimenticate dai più.
Cerchiamo anche di acquisire nuove tecniche, nuove abitudini, con il laboratorio per il riciclaggio della carta, quello sulle energie rinnovabili o anche sul risparmio energetico...
Ma il circolo non offre solo laboratori o esperienze: tra le sue finalità ci sono le proposte alle nostre amministrazioni su problematiche particolarmente sentite da noi cittadini, dal problema della raccolta differenziata a quello della sicurezza, quello dell'acqua e tanto altro ancora.
Il nostro obiettivo è migliorare l'ambiente in cui viviamo, acquisendo una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale, quindi civile.
Il nostro Circolo è piccolo ma vivace, con iniziative locali e nazionali. Chi volesse farne parte può contattarci, insieme possiamo fare di più e meglio.
Intanto questo mese riproponiamo un'iniziativa conosciuta a livello nazionale : 100 strade per giocare, l'8 maggio a Villa Verucchio, il 22 maggio a Novafeltria, in Piazza Cappelli e il 29 maggio a Sant'Arcangelo.
E' una iniziativa che saluta la primavera nel modo più ecologico possibile, cioè lasciando le auto a casa, non solo per ridurre l’inquinamento, ma anche per far capire l’importanza della vita di strada alle nuove generazioni, sempre più ghettizzate in ambienti chiusi. Lasciare a casa la propria automobile, fare una bella passeggiata per le vie del paese, senza avere la paura di attraversare la strada rischiando di essere investiti, “occupare” una piazza ormai riservata solo alle auto ...100 Strade per giocare è una bella iniziativa per goderci un paese più bello e pulito, ma anche un’opportunità per ripensare gli spazi pubblici in modo che siano più fruibili da tutti, per promuovere e incentivare una mobilità più sostenibile, per restituire ai bambini quel protagonismo e quel diritto di cittadinanza che spesso viene dimenticato dagli adulti.
Durante le giornate si effettueranno laboratori e giochi, ai quali tutti potranno partecipare."
Per contatti:
Sito: www.legambientelaroverella.it
e-mail: laroverella@legambientelaroverella.it