Dal 1991 il centro storico di Pennabilli si è arricchito di 7 meridiane artistiche collocate lungo un itinerario che attraversa tutto il borgo di Penna.
La prima si trova all’interno dell’ Orto dei frutti dimenticati : ad indicare l’orario è lo stesso visitatore che, posizionandosi al centro del quadrante orizzontale, può far cadere la sua ombra sulle cifre in ceramica. Le altre sei, applicate sulle facciate di altrettanti edifici, sono opera del pittore Mario Arnaldi che ha riprodotto dipinti esistenti inserendovi, con la collaborazione del prof. Giovanni Paltrinieri, la funzione di orologio.
Nel "San Sebastiano" di Antonello da Messina, per esempio, a rappresentare le ore sono le frecce conficcate nel costato del martire; lo gnomone (ovvero l’asticella che proietta l’ombra) è invece una vera freccia in metallo inserita nel quadro tra quelle dipinte. Gli altri soggetti sono ispirati ad un "trompe d’oeil" del Mantegna e ad opere di Giulio Turci, Tullio Pericoli, Rabuzin, Tonino Guerra.
Le sette meridiane rappresentano i diversi metodi con cui si è misurato il tempo nei vari secoli: quelle ad "ore europee o oltramontane" suddividono il tempo nello stesso modo che ancora oggi noi usiamo (ventiquattro ore di cui la dodicesima coincide con il mezzogiorno); quella ad "ore planetarie o ineguali" divide il giorno dall’alba al tramonto in dodici ore delle quali la sesta rappresenta il mezzogiorno (da cui il detto "fare la siesta", ovvero il riposino dopo il pasto), quella ad "ore italiche" (che conta le unità temporali a partire dal tramonto) ci permette di individuare con un semplice calcolo quante ore di luce restano dal momento in cui viene consultata.
Fonti: www.cittapennabilli.it e www.comune.pennabilli.pu.it