La cella che racchiude la fonte appare di origine romana, ed è citata in innumerevoli documenti storici che nei secoli descrivono la città di San Leo.
Il sito è quanto mai splendido. Il manto boscoso ha ormai ricoperto gli scoscesi pendii rocciosi in cui è incastonata la fonte.
Davanti si allarga grandiosa la Valle del Marecchia. La presenza del Santo è legata a questa fonte già nella tradizione locale più antica.
Forse che nei suoi pressi lo scalpellino Dalmata avesse la sua dimora, Nessuno lo sa. In ogni caso nella tradizione e nella memoria storica del luogo quest'acqua ha sempre fruito di reputazione sacrale.