In un caratteristico locale del 1800 ristrutturato ad arte, con mattoni a vista ed arcate, occupa anche 2 delle 150 grotte che esistono sotto il colle Giove, dove vi è il vecchio borgo di Santarcangelo.
Il museo dei bottoni è articolato in
funzione dell'epoca ed in maniera cronologica. E' diviso in tre
settori all'interno dei quali vengono rappresentati i bottoni, i
materiali per costruirli e le motivazioni per le quali venivano
scelti.
Inoltre vi è una appendice all'interno della quale si
possono scoprire informazioni "originali" sul comportamento
delle persone che li indossavano o addirittura detti ed aneddoti sul
bottone. Inoltre una sezione particolare è dedicata alla Storia dei
bottoni con la quale si vuole ripercorrere "cento anni di storia
del bottone".
1° Settore - La storia con 180
quadri. Fine '800, fine '900; in maniera evidente si nota la
differenza fra l'inizio e la fine del secolo. All'inizio i modelli
stravaganti della bell'epoque, poi i bottoni di legno fine anni '30 e
'40 di cui alcuni pitturati graziosamente a mano. I grandi bottoni
degli anni '50 dove spiccano alcuni sfumati in nero tipo "il
fumo di candela". I bottoni "gioiello" degli anni '60
ed ostentazione del lusso. I griffati dai vari stilisti, poi, negli
anni '70 con il ritorno al privato per la contestazione del 1968, i
bottoni sono di ferro e piombo per i jeans, i giubbotti ed anonimi
per il resto. Bottoni classici fino agli anni '80, poi di nuovo il
lusso. Le pietre, gli strass, materie prime pregiate. Ma dopo
"tangentopoli" nel 1992 inizia il declino del bottone che
verso la fine del secolo risulta ancora in crisi ribadendo il
concetto sempre valido che la storia ha comunque sempre influito
sulla moda ed il modo di vestire. In questo settore la vita politica
e sociale italiana è rappresentata attraverso il bottone.
2° Settore - I materiali con 80
quadri. I materiali per fare i bottoni sono molteplici; nella mia
collezione sono presenti una cinquantina di tipi dei quali una decina
sono presentati nei vari stadi, dalla materia prima al bottone
finito; madreperla, corno di vari animali, legno, avorio, corozo
(chiamato avorio naturale ma, in realtà è un frutto tropicale),
argento, tartaruga, galatite, noce di cocco, vetro, rafia, smalti
ecc.. Sono incluse in questo settore anche particolari attrezzature
tipo il torchietto e le matrici fine '800 per costruire i bottoni.
3° Settore - Curiosità con 120
quadri. Si parte da splendidi bottoni del '700 e '800, ove spicca il
figlio di Napoleone. L'Aiglon, proclamato Re d'Italia e morto a soli
venti anni e sua madre Maria Luisa d'Austria. Il bottone del casato
di Papa Paolo VI. Si passa al metro di legno con timbro 1897/1898,
alle agganciature della Contessa Odescalchi. I famosi Netzuché in
avorio giapponesi e quelli di metallo con Cut Stell, dagli smaltati
alle miniature. Infine i mosaici in madreperla indonesiani e quelli
in corno indiani. Comunque bottoni grandissimi e piccolissimi,
fibbie, agganciatori, alamari.
Appendice - In questa sezione si
impara che il bottone non solo apre e chiude due lembi di stoffa, ma
apre e chiude anche i sentimenti e le intimità delle persone. Si
noterà che i bottoni sono serviti ai potenti per ostentare la loro
vanità, infatti dal numero dei bottoni si distingueva la classe
sociale. Inoltre ci sono infiniti e curiosi detti ed aneddoti sul
bottone, nonché la storia del bottone vero e proprio.
E' aperto tutti giorni mattino pomeriggio ed anche la sera in orario estivo. Il lunedì e i festivi di mattina solo su appuntamento, ma è quasi sempre aperto perché tantissima gente chiede di visitarlo.
Informazioni e recapiti
Via Della Costa 11 - Santarcangelo di Romagna
Tel. 0541 624270 – 3393483150
http://bottone.art-italy.net www.bottoni-museo.it
info@bottoni-museo.it
giorgio35@teletu.it
Dal martedì alla domenica con guida interna gratuita
Invernale 10.12/15.18 Estivo 10.12/16.18.30/21.23.30
Il lunedì e la mattina dei festivi su appuntamento