Il Palazzo dei Conti Nardini con la sua mole imponente configura il sito e l'aspetto della piazza centrale di San Leo. Si ritiene che il nucleo originario dell'edificio sia di origine duecentesca; nelle epoche successive venne tuttavia ampliato e trasformato sino a conformarsi nell'attuale aspetto tardo rinascimentale, severo e senza ornati tranne i quattro portali a tutto sesto contornati di una ghiera lapidea a bugnato, secondo l'uso del luogo esemplato sul prototipo del Palazzo Mediceo.
Secondo la tradizione, in una sala al secondo piano del nucleo centrale del palazzo l'8 maggio 1213, avvenne lo storico incontro tra Francesco d'Assisi ed il Conte Orlando Cattani da Chiusi. Il Santo d'Assisi era presente in San Leo all'investitura a cavaliere di Montefeltrano II da Montefeltro; in quell'occasione egli tenne una predica sui versi di una canzone amorosa del tempo: "Tanto è il bene che m'aspetto ch'ogni pena m'è diletto".
Il Conte Orlando rimase talmente impressionato dalle ferventi parole del Santo da donargli il monte della Verna, presso il quale San Francesco ricevette le sacre stimmate.
La stanza, con soffitto a cassettoni lignei, è adibita oggi a cappella, sull'altare una tela del pittore pesarese Ciro Pavisa illustra il Miracolo delle stimmate.
Fonte: www.comune.san-leo.ps.it